mercoledì 23 luglio 2008

La leggenda del pomodorino del piennolo

Si narra che, alle falde del Vesuvio, un ricco grappolo di pomodorini rossi e vivaci, numerosi e leggermente allungati, vivesse assieme alla sua gente in piccoli appezzamenti di terra a circa 300 metri dal livello del mare. Qualcuno racconta anche che nessuno gli desse da bere ma lui, testando, continuava a restare lì: rosso e duro assieme agli altri pomodorini come lui.
Dalla Cina hanno provato a imitarlo, ma non è la stessa cosa.
L'assessore all'Agricoltura della provincia di Napoli, Francesco Emilio Borrelli, ha deciso di premiarlo candidando "il pomodorino del piennolo" in un prodotto Dop.
"Credo che a Bruxelles non avranno particolari problemi a riconoscere la D.O.P. del pomodorino del piennolo, e auspico un impegno costante e comune di tutte le istituzioni nel sostenere il Ministro delle Politiche agricole, Gianni Alemanno, nel tentativo di ridurre al massimo i tempi e ottenere al più presto il riconoscimento", ha detto Borrelli. E intanto promuove fino al 27 luglio la degustazione del pomodorino del piennolo sul Vesuvio assieme all'azienda agricola locale, le assoristoratori-Fipe Napoli e il patrocinio dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, che nei due primi giorni di attività ha già contato circa 2mila assaggiatori tra i turisti in gita al cratere che domina il capoluogo campano.
Nei week end sono possibili anche visite guidate per assistere alla raccolta e alla manifattura del pomodorino tipico della zona, con forma a pera, che viene raccolto e composto in grossi cespi tenuti insieme da unacorda, per essere lasciato maturare al sole fuori da balconi e finestre e arricchire i sughi invernali. I ristoratori locali contribuiscono all’iniziativa offrendo menù a base del prodotto.

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